Ecco un capitolo di un e-book che spiega come creare host virtuali per fare esattamente ciò che si vuole - e gli esempi si utilizza Ubuntu: Creating A Local Domain Using Apache Virtual Hosts
In poche parole:
- È necessario prima creare il VirtualHost
- Quindi, è necessario modificare il file hosts (in Linux, è
/etc/hosts
) in modo che il nuovo "nome dominio pseudo" punti al proprio computer.
Per VirtualHost, con Ubuntu, si crea un nuovo file in /etc/apache2/sites-available/
; per esempio chiamato your-site.com
; conterrebbe qualcosa di simile:
<VirtualHost *:80>
ServerName your-site.com
DocumentRoot /.../www/...
<Directory /.../www/...>
Options Indexes FollowSymLinks Includes
AllowOverride All
Order allow,deny
Allow from all
</Directory>
</VirtualHost>
E voi registrare questo file in modo è caricato da Apache, con questo comando:
sudo a2ensite your-site.com
E, poi, ricaricare Apache:
sudo /etc/init.d/apache2 reload
Quindi è necessario modificare/etc/hosts per aggiungere una riga come questa:
127.0.0.1 your-site.com
Quindi "your-site.com" punta effettivamente al tuo computer.
Ciò che è importante è che il nome utilizzato per accedere al sito Web in un browser è quello che viene dichiarato nel file hosts; deve anche essere uguale a quello utilizzato dalla direttrice ServerName nella configurazione di Apache.
Quando lo hai fatto per un VirtualHost ... È lo stesso per tutti gli altri: solo il nome del sito, ed è DocumentRoot, cambia.
Spero che questo aiuti!
fonte
2009-08-25 16:18:29
Configurare un host vitual corretto sulla propria casella di sviluppo offre un ambiente di sviluppo più realistico rispetto all'uso di una directory in/var/www /. – Luke