Vari tutorial su Ruby on Rails incoraggiano l'instillazione della gemma bootstrap-sass. Perché questa è una convenzione piuttosto che una CDN?Bootstrap-sass Gem v.s. CDN
ho incluso nell'intestazione della mia app:
<!-- BOOTSTRAP CSS 3.3.5 CDN: --> <link href="https://maxcdn.bootstrapcdn.com/bootstrap/3.3.5/css/bootstrap.min.css" rel="stylesheet">
E nel piè di pagina:
<!-- BOOTSTRAP JS 3.3.5 CDN --><script src="https://maxcdn.bootstrapcdn.com/bootstrap/3.3.5/js/bootstrap.min.js" type="text/javascript"></script>
Supponendo Sto sempre lavorando da una scatola di sviluppo che è connesso a Internet: Cosa è il ragionamento dietro l'utilizzo della gemma bootstrap piuttosto che puntare a un CDN? Non è sempre più veloce puntare a un CDN in cui è probabile che un client abbia già il file nella cache?
Supponendo che le versioni siano le stesse, sarebbe ragionevole includere la gem di bootstrap nel "gruppo: sviluppo" per consentire lo sviluppo locale senza Internet? – woodenfox
In generale, mi aspetto che la personalizzazione di Bootstrap avvenga in un file CSS separato (quindi non modificare direttamente i file Bootstrap originali). Ho difficoltà a vedere un motivo per cui avresti mai eseguito la gemma bootstrap-sass in produzione. – woodenfox
È possibile farlo, ma è necessario apportare modifiche ai layout di visualizzazione e/o ai file manifest di asset per fare riferimento condizionatamente al cdn o alla variante locale di Bootstrap in base a Rails.env. –